Ludopatia la malattia dei giocatori d’azzardo
La ludopatia è una patologia recentemente salita agli onori delle cronache per la diffusione drammatica di casistiche a livello nazionale. Riprendendo la definizione ufficiale del Ministero della Salute, la ludopatia si configura come
“l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o di fare scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze”.
Principali cause della ludopatia
Andiamo ad analizzare in modo breve ma esaustivo le principali cause di questa ostica patologia.
- Crisi economica. Le statistiche sono concordi che in momenti di crisi economica diffusa aumenta la propensione al gioco. L’incremento esponenziale, negli ultimi dieci anni, sia del budget destinato dagli italiani al gioco, sia dei casi di ludopatia verificatisi, sia dei guadagni fenomenali delle aziende che traggono profitto dal gioco d’azzardo non sono affatto casuali.
Il cuore della crisi è conciso con le più alte perdite storiche a livello nazionale da parte della popolazione, i più alti profitti delle case da gioco ed un gettito ricchissimo nelle casse dello Stato, che dalle tasse sul gioco e dalle concessioni trae lauti guadagni. Seppure le problematiche legate al gioco siano diffuse in tutte le classi sociali, le contingenze di precarietà economica aumentano la propensione al gioco d’azzardo per trovare una soluzione, per quanto illusoria, alle afflizioni dell’indigenza. - Bombardamento mediatico. Le case da gioco non conoscono crisi, e hanno cospicui budget da investire in marketing e pubblicità. I media, anche con testimonial d’eccezione del mondo dello sport e dello spettacolo, invogliano continuamente a tentare la sorte, promettendo fantomatiche vincite. Lo Stato, che dal gioco trae un budget vitale, per altro in costante incremento. Già da molto tempo, ai media tradizionali si sono aggiunti i social media, zeppi di inserti, di casinò e siti gioco online.
- Noia. Come documentato da numerose survey, la noia ed il disinteresse verso gli impegni della vita quotidiana sono tra le prime ragioni che spingono gli individui a iniziare.
- Insoddisfazione. Frustrazione, insoddisfazione nella vita familiare e lavorativa, mancanza di amicizie, portano a rifugiarsi nel gioco, all’inizio prevalentemente in cerca di brio ed emozioni. L’adrenalina che solo il gioco d’azzardo è in grado di trasmettere appaga questo bisogno a menadito, fino a creare dipendenza.
- Bias cognitivi. I casinò pullulano di vicende di gente rovinatasi puntando 8, 9, 10 volte consecutive lo stesso colore alla roulette, nella convinzione che giocare al raddoppio aumenti le chance di successo. Non è così: roulette, numeri del lotto, estrazioni, non hanno memoria, e le possibilità sono sempre identiche per il giocatore, mentre il banco vince alla lunga sulla matematica.
Tuttavia questa convinzione è difficile da estirpare, e cosa peggiore, si accompagna spesso a elaborate tesi scientifiche (del tutto errate) sulle metodologie da adottare per ottenere vincite certe. Purtroppo la scienza ha provato un’altra cosa, cioè che la mente umana è afflitta da bias cognitivi ricorrenti nei calcoli delle probabilità, e tende a ritenere memo probabile il verificarsi di un evento dopo che esso è già accaduto numerose volte. - Internet. Il boom di internet ha reso possibile giocare a qualsiasi gioco, in tutte le ore, caricando denaro in modo estremamente agevole sulle piattaforme online. Anche nel calore della propria abitazione, il giocatore patologico non è mai al sicuro, mai esente da tentazioni.
Sintomi della ludopatia e come riconoscerla
La ludopatia è una patologia molto insidiosa, che purtroppo non è assolutamente facile riconoscere. Scarsa informazione e conoscenza da parte della società, vergogna e tendenza a dissimulare dei giocatori, fanno sì che difficilmente questo male venga alla luce per tempo.
In gran parte dei casi la ludopatia viene identificata quando la situazione è già a livelli tragici (dissipazione del patrimonio familiare, debiti, stati depressivi avanzati). La collettività deve quindi sforzarsi ad acquisire consapevolezza di questa piaga, prestando massima attenzione al verificarsi di una serie di circostanze sintomatiche.
- Giocare più del proprio budget. E’ uno dei primi sintomi e la chiara indicazione che le prime perdite rilevanti si stanno verificando. Il gioco comincia a diventare una uscita rilevante che pesa sul proprio bilancio/bilancio familiare
- Giocare per recuperare le perdite. Dopo le perdite arriva la voglia irrefrenabile di recuperare le perdite, l’inizio della fine. Anche in questo caso purtroppo non si tratta di una smania insensata. Ricerche scientifiche hanno dimostrato che il dolore provocato dalle perdite è incomparabilmente più forte e intenso della gioia per le vincite, in media fino a 2,5 volte, e lascia un segno profondo e duraturo nella mente.
Da questa ossessione rimangono infatti afflitti giocatori mensilmente e settimanalmente in vincita, che vengono travolti dalle emozioni alla prima cospicua perdita giornaliera. Il tentativo di recupero frettoloso, la mancanza di lucidità, la rabbia, portano ad altre perdite certe ed all’innestarsi di un circolo vizioso difficilissimo da spezzare. - Disinteresse nella vita sociale. Ad un ricorrente impegno nel gioco, al manifestarsi delle prime sconfitte, può coincidere una disaffezione verso famiglia, amici o passatempi.
- Perdita del lavoro. Il focus sul gioco va a detrimento dell’attività lavorativa. In aggiunta, la mancanza di occupazione è portatrice di noia, che abbiamo trattato nel paragrafo precedente come una causa scatenante.
- Perdita delle risorse economiche vitali. Come precedentemente accennato, la presa di coscienza di familiari, parenti e amici avviene quando le avvisaglie sono già gravissime. Perdita della casa, dell’azienda, ipoteche su proprietà e debiti sono sintomi inequivocabili della dipendenza dal gioco d’azzardo.
- Sviluppo di patologie. Ansia, attacchi di panico, stati depressivi, cambi repentini d’umore, tendenze autolesioniste, sono i malesseri più comuni dovuti al gioco compulsivo.
- Alienazione e distacco dalla realtà. E’ un fenomeno che è sempre esistito (pensiamo ai giocatori di slot machine), ma si è accentuato col proliferare dei giochi online.
Terapie e prevenzione
L’aumento esponenziale di casi e le proiezioni scoraggianti che indicano chiaramente la ludopatia come uno dei mali del nuovo millennio, hanno portato almeno ad un effetto positivo: una progressiva presa di coscienza del fenomeno dal punto di vista medico e terapeutico, ed il fiorire di valide associazioni private di supporto.
Per fortuna, come dicevo, assistiamo anche al diffondersi di servizi professionali di sostegno ai giocatori.
Giocoresponasabile.it offre un servizio, totalmente gratuito, con esperti in grado di capire le problematiche derivanti dal gioco d’azzardo, e sostenere non solo il soggetto affetto da ludopatia, ma anche familiari e parenti che sono direttamente coinvolti nel dramma. E’ previsto anche un servizio di consulenza personalizzato e una squadra di psicologi per affrontare la problematica da un punto di vista scientifico, proponendo terapie specifiche ed avviando un percorso duraturo di cura e recupero.
Contattare il servizio di assistenza è molto semplice, grazie all’esistenza di un numero verde, e l’anonimato (come sempre in questi casi) è rigorosamente garantito. Scopo fondamentale è anche indirizzare i diretti interessati verso i servizi socio-sanitari presenti sul territorio.
Anche gamblingtherapy.org è un portale rinomato su scala mondiale per coadiuvare giocatori problematici, focalizzato sui gruppi di supporto. L’efficacia e la validità della terapia di gruppo è stata giustamente esaltata negli ultimi anni dai migliori esperti del settore in campo medico e psicologico. Dialogare, scambiare opinioni e preziosi consigli con persone che si trovano in situazioni molto simili aiuta notevolmente coloro che sono affetti da ludopatia ad aprirsi con l’esterno ed espletare le criticità che stanno vivendo.
La vergogna, la mancanza di comunicazione, il circolo vizioso di bugie nel quale si cade, sono infatti tra le maggiori cause di isolamento e peggioramento generale della condizione in cui si è letteralmente intrappolati. Esprimere e condividere le proprie sensazioni, emozioni e preoccupazioni è fondamentale per una vera presa di coscienza, che a sua volta rappresenta il primo passo per la guarigione.
Essenziale resta comunque affidarsi a personale medico professionale, competente per combattere la patologia e instradare il paziente verso un impegnativo percorso di guarigione. La ludopatia va affrontata combattendola nel lungo periodo, poiché dopo effimeri successi iniziali le ricadute sono all’ordine del giorno. Da qui l’importanza di un valido supporto psicologico continuo, oltre all’appoggio delle persone care, anche dal punto di vista economico (riparare ai debiti e assistere la persona amata per le terapie a pagamento).
La prevenzione va effettuata in giovanissima età, con seri programmi nelle scuole che esplichino schiettamente rischi del gioco d’azzardo, vietando apparecchi come le slot dalle vicinanze di luoghi sensibili. Infine, bisognerebbe educare ad un approccio al gioco come divertimento, non come possibile forma di profitto. Altre potenziali, utilissime forme di prevenzione (pubblicità, campagne mirate, divieti ad annunci truffaldini, minimizzazione degli spot pro-gioco sulle tv nazionali, diffusione di info point) richiederebbero interventi normativi adeguati da parte del Legislatore.
Altre risorse utili